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Gli aspetti del dolore fibromialgico sono dolore, facile affaticabilità, sonno disturbato, ipersensibilità agli stimoli dolorosi, ansia.
Gli aspetti psicologici del dolore fibromialgico
La Fibromialgia rappresenta un insieme di sintomi, la cui eziopatogenesi è ancora poco conosciuta, insieme alla cefalea muscolo tensiva, alla sindrome del colon irritabile, al lupus eritematoso. Gli aspetti del dolore fibromialgico sono ancora poco trattati. Dolore, facile affaticabilità, sonno disturbato, ipersensibilità agli stimoli dolorosi (iperalgesia), ipersensibilità a stimoli normalmente non dolorosi, ansia, dolore muscolare persistente, disturbi dell’umore, difficoltà nella vita quotidiana accompagnano la persona che ne soffre. Nonostante la eziopatogenesi della malattia sia ancora poco conosciuta, gli studiosi della fibromialgia propendono per una sistematizzazione nelle sindromi da sensibilizzazione centrale.
Cause della fibromialgia
Non ci sono particolari punti trigger ovvero zone di muscolatura o fascia dense e dolorose alla palpazione, dei punti che vertono verso una condizione di continua contrazione patologica che possono spiegare l’emergere della fibromialgia. I clinici la riconducono a diverse cause:
- traumi emozionali.
- infezioni virali.
- incidenti e traumi fisici.
Che cos’è la Sensibilizzazione Centrale
Non essendoci ancora un accordo chiaro tra gli studiosi per identificare le cause i clinici tendono a collocare la fibromialgia nell’ambito delle malattie autoimmuni o alla sindrome della sensibilizzazione centrale (central sensitivity syndrome). Per sensitization (sensibilizzazione) intendiamo un processo in cui lo stimolo necessario per generare una risposta diminuisce nel tempo, mentre l’ampiezza della risposta a un dato stimolo aumenta (Magerl et al, 1998).
Quindi si tratta di una sorta d’ipersensibilità a stimoli dolorosi, di mancata assuefazione ai medesimi e in termini clinici a iperalgesia (risposta esagerata ad uno stimolo doloroso) e allodinia (dolore provocato da stimolo non doloroso). Fenomeni di CS sono stati dimostrati in tutte le CSS, quindi anche nell’emicrania, per la quale ci sono evidenze sempre più significative che la CS gioca un ruolo importante negli ultimi stadi dell’attacco acuto di emicrania e nello sviluppo delle forme croniche (Burstein et al. 2000). Un articolo pubblicato su Nature nel 1996 ipotizzò che i neuroni sensoriali meningei, come i nocicettori di altre parti del corpo, esibivano chemiosensibilità e sensibilizzazione (Strassman et al.). Per approfondire utilizza pure questo link: http://www.cefaleecampania.it/n10-atti/numero10-atti-calagna.html.
L’ansia e il dolore fibromialgico nella vita quotidiana
Diversi studiosi (Adams, Turk, 2015 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26088211https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26088211.) ritengono che fattori bio – psico – sociali possano essere chiamati in causa per comprendere il dolore reale (emotivo e fisico) che la persona prova e l’impatto sulla vita quotidiana. In una review del 2016 gli stessi autori si concentrano sulla gestione del dolore fibromialgico consigliando un approccio che tenga conto
- dell’adattamento ai cambiamenti di vita della persona,
- dell’impatto dei cambiamenti sull’ambiente
- di come la persona affronta la fatica fisica ed emotiva relativa alla presenza del dolore persistente e cronico
- come questa condizione genera un impatto sull’ambiente sociale, lavorativo e familiare.
Per approfondire il tema usa pure il link seguente https://www.futuremedicine.com/doi/full/10.2217/pmt-2016-0003 , la Review di cui ti parlo sopra.
Come si curano gli aspetti psicologici del dolore fibromialgico?
Il cuore dell’intervento di promozione del benessere psicofisico della persona è di aiutare a riconoscere le sue emozioni e gli eventi o i cambiamenti di vita importanti che potrebbero suscitare una elevata sensibilizzazione degli stimoli nocicettivi al dolore e di conseguenza una percezione emotiva spiacevole e generalizzata.
Una abitudine generalizzata come intuisci rappresenta una via preferenziale psicofisica per gestire il cambiamento nella vita. Perciò è importante se si soffre di questo disturbo informarsi, praticare sport e rilassamento neuromuscolare, identificare gli eventi che scatenano le emozioni di paura, contrazione muscolare, ansia, tristezza, rabbia repressa e prendersi cura di se stessi con una buona psicoterapia di supporto.
Prenditi Cura di Te!
Psicologa Psicoterapeuta
Analista Transazionale CTA