La paralisi di Bell: diagnosi e terapia

La paralisi di Bell è caratterizzata da alterazione del visus colpito da una disfunzione del VII nervo cranico che controlla la muscolatura del viso

Con la definizione “paralisi di Bell” ci riferiamo ad una paralisi facciale temporanea che ha origine da una disfunzione dal VII nervo cranico. Non ne conosciamo l’origine Ma la possiamo definire la più comune mononeuropatia acuta esistente poiché colpisce un unico nervo del distretto facciale. Solitamente l’insorgenza è rapida è da un esito benigno poiché temporaneo.

Cause e terapia

Le cause sono prettamente sconosciute ma in alcuni casi è ricollegabili a:

  1. Tumore
  2.  Malattia di Lyme
  3. Ictus

Solitamente con una cura a base di corticosteroidi l’infiammazione che causa questa paralisi riesce a rientrare. Notevoli progressi sono stati fatti, nella cura della paralisi di Bell, anche attraverso la moxibustione e l’agopuntura. Eseguito da mani esperte permettono una risoluzione rapida della sintomatologia.

Sintomi

I pazienti che presentano una paralisi di Bell solitamente possono avere una miriade di sintomi associati tra cui:

  1. Formicolio
  2. Problemi di memoria
  3. Dolore al collo
  4. Mal di testa
  5. Debolezza agli arti

Solitamente la paralisi di Bell è una diagnosi che viene fatta per esclusione. Quindi verranno eseguiti i vari esami che possono andare ad escludere altre patologie, che potrebbero causare questa sintomatologia, e verrà fatta un’accurata visita neurologica che potrà illuminarci in direzione di questa diagnosi.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento consultare sempre il proprio medico.Continuate a seguirmi il martedì sul sito BenessereItalia360 e sulla nostra pagina Facebook.

 

 

 


Autore dell'articolo: Dottoressa Claudia Garattini

Salve a tutti mi presento. Sono Claudia Garattini e mi sono laureata in Tecniche di Neurofisiopatologia nel 2009, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono una ibera professionista che svolge la sua attività in varie cliniche ed ospedali di Roma, nella fase iniziale della mia attività mi sono dedicata alla ricerca scientifica di varie patologie di natura neurodegenerativa per poi dedicarmi all'attività clinica diagnostica presso reparti sia pediatrici che adulti.

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