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La moxibustione, tecnica di medicina cinese. Effettuata tra 32 e 37 settimane di gestazione ha un successo del 70% per il rivolgimento del feto podalico.
Durante la gravidanza, solitamente, il feto assume la posizione cefalica entro la 30 settimana. La presentazione podalica del feto invece, si verifica nel 3-5 % delle gravidanze a termine. Solitamente la presentazione podalica è indicazione ad un taglio cesareo soprattutto se si tratta di prima gravidanza. Tra le tecniche per favorire il rivolgimento, troviamo la moxibustione.
La moxibustione è una tecnica di medicina cinese che sfrutta i punti dell’agopuntura, stimolandoli però, con il calore.
Il calore che si produce, stimola e smuove il flusso energetico all’interno dei meridiani creando una risposta.
La moxibustione viene praticata usando un sigaro di artemisia vulgaris (pianta arbustiva).
la moxibustione trova impiego in molti disturbi in gravidanza e non, ed in particolare per il rivolgimento del feto podalico, ha un successo circa del 70%.
Il periodo migliore in cui eseguirla è tra la 32 e la 37 settimana di gestazione, ma può essere proseguita fino al momento del parto.
Il calore deve essere applicato nel punto V67 (che si trova sul margine esterno del piede presso l’angolo ungueale del 5° dito).
Durante l’applicazione la mamma dovrebbe assumere una posizione comoda, meglio se sdraiata con un cuscino sotto il bacino.
Consiglio per la prima volta, di eseguire la tecnica insieme ad un’ostetrica esperta per poi poterla apprendere e proseguire nelle applicazioni seguenti da soli.
Il trattamento deve essere giornaliero della durata di 15 minuti per lato. Dopo la moxibustione sarebbe opportuno tenere i piedi al caldo e non introdurre bevande fredde per l’intera giornata.
Il sigaro di artemisia può essere acquistato nelle farmacie o erboristerie ben fornite, ed immancabilmente tramite internet.
Benchè la moxibustione presenti una percentuale di rischi molto bassa.
Parlarne con il proprio medico o con l’ostetrica di fiducia prima di cominciare le sedute è comunque consigliato.
Dott.ssa Francesca Iasella, Ostetrica