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Per le professioni d’aiuto l’emergenza Covid-19 può essere un’ottima occasione per migliorare le capacità comunicative e di selfmarketing.
In questo periodo molti operatori del benessere sono stati costretti a fermare o rallentare le proprie attività per l’emergenza coronavirus.
Perchè non sfruttare il maggior tempo libero a disposizione per affinare le capacità di comunicare all’esterno la propria attività e identità professionale?
Apprendere come trasmettere al meglio chi si è e cosa si fa può risultare una risorsa davvero preziosa sia nei momenti di maggiore interruzione delle attività e di isolamento sociale, sia come preparazione alla ripartenza.
Mai come ora i professionisti che operano nel campo del Reiki (operatori e insegnanti) ma in genere in tutto il mercato olistico e del benessere, oltre a gestire la loro professione dal punto di vista tecnico, si trovano a dover riflettere e rispondere ad una serie di domande e questioni fondamentali. È inutile, infatti, essere dei bravi operatori del benessere se poi non si è in grado di comunicare chi si è e qual è il proprio valore aggiunto!
Ecco le domande a cui un operatore del benessere e in genere ogni professione d’aiuto deve saper rispondere:
Come posso tradurre la mia identità professionale in una comunicazione esterna chiara e autentica?
Come posso valorizzare quello che faccio in modo da distinguermi nel mercato del benessere così “affollato”?
Quali sono le azioni da compiere per mantenere i clienti già acquisiti ed entrare in contatto con quelli potenzialmente nuovi?
Quali sono le credenze limitanti che condizionano il modo con cui mi presento agli altri?
Come posso orientarmi tra i diversi canali e strumenti di comunicazione? Quali sono le loro caratteristiche e quali sono i più adatti nel mio caso?
Quali sono i criteri che mi aiutano a dare un valore economico ai servizi che offro?
Queste ed altre domande del genere sono assolutamente legittime! Farsele denota professionalità e responsabilità. Occorre però anche trovare delle risposte in modo che le energie spese nel costruire la propria professionalità e la passione verso il proprio lavoro (che spesso coincide con vere e proprie scelte di vita) diano dei risultati concreti e ci permettano di proseguire facendo ciò che amiamo con soddisfazione (e senza frustrazioni).
Il self-marketing è un elemento essenziale di qualsiasi attività professionale, soprattutto se svolta in proprio. Questo perché è fondamentale avere una chiara immagine di sé come professionista e della propria attività e saperla poi comunicare all’esterno.
In questo periodo di grande confusione nel quale i messaggi, i professionisti, i servizi offerti, soprattutto on line, si moltiplicano ed accavallano, identificare e comunicare al meglio la propria identità professionale diventa essenziale.
Una comunicazione efficace ci rende interessanti e in grado di attirare i clienti più sintonizzati con i nostri valori e la nostra prassi, per il massimo beneficio di entrambi.
Chiaramente qualsiasi azione di marketing e personal branding non sostituisce la propria professionalità, che va costruita e alimentata nel tempo.
Perché gli operatori olistici fanno così fatica a promuoversi efficacemente e a farsi conoscere?
È piuttosto facile constatare quanto sia difficile, per chi voglia proporsi come professionista del benessere, avviare e far conoscere la propria attività. Questo soprattutto se si proviene da esperienze lavorative come dipendente e non si è abituati a promuoversi.
La mancanza di conoscenze dei classici rapporti tra fornitori e clienti, la scarsa esperienza sul campo e l’ingenuità della buona fede possono generare una comunicazione e prassi commerciali poco professionali e inefficaci, che penalizzano la propria immagine e quella della propria attività.
Il fatto poi che la maggior parte delle persone siano spinte alle professioni del benessere da un autentico desiderio di aiutare gli altri, rende spesso ancora più difficile promuoversi e promuovere le proprie attività, quasi come se applicato al Reiki e al benessere in generale il marketing fosse qualcosa di deprecabile.
In realtà pianificare con efficacia l’attività di marketing e utilizzare correttamente gli strumenti di comunicazione contribuisce a dare “spessore” a se stessi come professionisti e all’attuale mercato delle pratiche olistiche ed energetiche, spesso caratterizzato da confusione e pressapochismo.
Perché il marketing classico non è adatto agli operatori del benessere?
Il marketing classico parte dall’analisi dei bisogni del cliente per strutturare un’offerta che possa massimizzare la soddisfazione di questi bisogni e generare puro profitto.
Ma un operatore del benessere compie un processo inverso. Parte da una professionalità e un’offerta già note (io come professionista del Reiki o del benessere) per strutturare un percorso efficace e raggiungere tutte le persone potenzialmente interessate a beneficiarne. In questo caso l’obiettivo non è tanto il profitto in sé, quanto il desiderio di contribuire al benessere delle persone, diffondere le conoscenze e le tecniche in cui crediamo e, al tempo stesso, svolgere un’attività lavorativa per noi soddisfacente, anche sotto il profilo economico.
Per questo, prima di intraprendere qualsiasi azione (per esempio il classico aprire una Pagina Facebook), il primo passo da fare è quello di esplorare e definire, a monte, la propria professionalità.
Cosa deve apprendere un operatore Reiki e del benessere?
L’obiettivo principale da porsi è quello di focalizzare un metodo prima ancora di preoccuparsi degli strumenti operativi. Invece, purtroppo, spesso gli operatori olistici finiscono per fare l’inverso! Per comunicare efficacemente è necessario prima porsi alcune importanti questioni di fondo in modo da impostare, solo successivamente, un’attività di marketing e orientare con coerenza tutte le conseguenti azioni.
Per questo il focus di cui si deve preoccupare un operatore del benessere è quello sulla parte strategica (Piano Marketing), che deve necessariamente precedere qualsiasi azione di comunicazione (Piano di Comunicazione). Capire questo è fondamentale.
Un operatore Reiki o del benessere deve quindi saper:
- strutturare un piano di self-marketing finalizzato a rispondere alle diverse domande utili per raccogliere e organizzare le informazioni che poi concorreranno a definire in modo sistematico e ragionato contenuti, linguaggio e canali attraverso i quali si espliciterà l’attività di comunicazione.
- tradurre la propria identità professionale (ciò che offriamo al cliente e dal modo in cui lo offriamo) in una comunicazione esterna chiara e autentica;
- entrare in contatto con potenziali nuovi clienti e mantenere quelli già acquisiti;
- gestire credenze e convinzioni limitanti che rischiano di condizionare il proprio modo di presentarsi e le proprie azioni di marketing;
- orientarsi tra i principali canali e strumenti di comunicazione utilizzabili a fini professionali.
… e soprattutto saper monetizzare i servizi proposti
E questa è una nota davvero dolente. Soprattutto in questo momento di emergenza da coronavirus nel quale molti servizi vengono offerti gratuitamente.
Sul tema delle tariffe esistono nel mercato del benessere (soprattutto nel mondo del Reiki) le posizioni più varie e distanti, che nel caso specifico delle discipline energetiche animano un serrato dibattito tra gli operatori del settore.
Occorre chiedersi quali sono i fattori che giustificano (nel senso che spiegano) il pagamento di un servizio e ne determinano le tariffe.
Ne elenchiamo alcuni: tempo, logistica, professionalità, posizionamento sul mercato, scelte etiche, strategiche e promozionali…
Se ci si sente ancora titubanti e insicuri nel dare un valore economico ai propri servizi occorre analizzare esattamente cosa si sta offrendo nel dettaglio. Pensare agli effetti e ai benefici che la propria attività procura al cliente finale: es. riduzione dello stress, rilassamento, chiarezza e tranquillità mentale, sostegno in un momento difficile…
La consapevolezza di ciò che si sta realmente offrendo aiuta ad attribuire più facilmente anche un valore economico.
Prova a fare un elenco specifico per la tua attività.
Non dimentichiamo, infine, che comunicare in modo autentico ed efficace non rappresenta solo un atto egoistico. Farlo in modo efficace contribuisce anche alla migliore diffusione delle tecniche e delle professionalità per le quali ci siamo formati e che amiamo.
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Daniela Fregosi – Insegnante della Scuola ilReiki
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