Pavor notturno

Pavor notturno, affrontiamolo senza paura

Pavor notturno non spaventiamoci del “terrore” dei bambini. Utili consigli per affrontarli al meglio senza paura. L’incubo è finito.

Il pavor notturno (terrore notturno) fa parte dei disturbi del sonno, si presenta tendenzialmente nei bambini in un’ età compresa tra i 2 e i 12 anni ed è piuttosto frequente (ne soffre circa il 3% dei bambini).

E’ un’alterazione qualitativa del sonno e rientra nel gruppo delle parasonnie, insieme al sonnambulismo ma non ha alcun s ignificato patologico e/o causa patologica.

Come si manifestano le crisi

La crisi di Pavor notturno avviene durante il sonno in modo inaspettato. Sintomi associati alla manifestazione della parasonnia sono:Pavor notturno

  1. grido e/o pianto
  2. occhi serrati o sbarrati
  3. sudorazione abbondante
  4. pallore
  5. pupille dilate
  6. frequenza cardiaca aumentata
  7. aumento tono muscolare (rigidità)
  8. respiro corto e frequente
  9. perdite d’urina

Durante la crisi di Pavor sarà impossibile cercare di calmarlo e sarebbe preferibile in questi casi di non cercare contatti fisici con il bambino poichè si tende ad aumentare il terrore.

La crisi solitamente dura pochi minuti ma potrebbe prolungarsi anche fino ai 30 minuti. I bambini successivamenti alla manifestazione dei Pavor non ricorderanno nulla e riprenderanno a dormire come se nulla fosse successo, poichè per loro, in realtà, non si è mai interrotto il sonno.

Non è un incubo

Le crisi di Pavor non sono prevedibili. Si presentano in modo inaspettato e potrebbero verificarsi anche una sola volta in tutta la vita. Avvengono durante la fase di sonno no-Rem quindi non durante un sogno, che avviene solo nelle fasi di sonno REM.

pavor notturno

Dunque non è un incubo. Sono fenomeni particolarmente impressionanti ma che non hanno nulla di patologico.

Non sono chiare le cause, ma gli specialisti tendono ad imputarlo a vari fattori (febbre, deficit di sali minerali,cause genetiche) . Comunque, non occorre preoccuparsi: non si tratta di una patologia, non ha effetti collaterali, ed è un disturbo che scompare da solo nel tempo, generalmente con l’adolescenza.

In ogni caso potrebbe essere utile, se i disturbi si presentano più volte a settimana o sono presenti altri sintomi, contattare uno specialista.

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Autore dell'articolo: Dottoressa Claudia Garattini

Salve a tutti mi presento. Sono Claudia Garattini e mi sono laureata in Tecniche di Neurofisiopatologia nel 2009, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono una ibera professionista che svolge la sua attività in varie cliniche ed ospedali di Roma, nella fase iniziale della mia attività mi sono dedicata alla ricerca scientifica di varie patologie di natura neurodegenerativa per poi dedicarmi all'attività clinica diagnostica presso reparti sia pediatrici che adulti.

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