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Questa settimana vi porto a Leonforte per parlare della pesca nel sacchetto. Una vera rarità che vale la pena di conoscere e provare.
Leonforte è una cittadina in provincia di Enna, in Sicilia, in una zona collinare. In questa località, ogni anno nel mese di Giugno, i contadini chiudono a mano, avvolgendole in una carta pergamenata, ogni singola pesca. Si tratta di un lavoro molto preciso e faticoso che viene svolto solo dagli uomini. Ogni contadino può arrivarre ad ”insacchettare” anche 2000 pesche in un solo giorno.
Perchè si utilizza questo metodo?
Le pesche vengono insacchettate mentre si trovano ancora verdi e di piccolissime dimensioni (più o meno della grandezza di una mandorla), attaccate al loro albero. Questo metodo permetteva e permette ancora oggi di preservare i frutti dal vento, dalle piogge e da parassiti come la mosca mediterranea. Per questo motivo, non necessitano di trattamenti chimici di alcun genere. Si può immaginare il motivo che spinge i contadini del luogo ad adottare ancora questo laboriosissimo metodo. Oggi più che mai, riuscire ad ottenere prodotti autenticamente biologici è una rarità, ma al contempo è un’esigenza sempre più forte del mercato. Soprattutto del mercato rivolto ad una fascia di utenti ”attenti” alla qualità dei prodotti che portano in tavola.
Quando si raccolgono queste pesche?
La raccolta delle pesche di Leonforte avviene tra Agosto e Ottobre, ma in qualche caso è possibile raccoglierle fino a Novembre. Questa si svolge quando i frutti sono pienamente maturi. Allora vengono staccati con una lieve rotazione del picciolo facendo grande attenzione a non strapparli dal ramo. I frutti maturi si presentano di un colore giallo intenso, con leggere striature rosse e sono molto profumati. Hanno la polpa gialla, soda e dolce. I frutti vengono spacchettati dopo la raccolta e immessi nel mercato come frutti freschi o trasformati in confettura.
I pescheti di Leonforte costituiscono una speranza per i suoi abitanti. Questo presidio, che possiede anche il marchio Igp, è quasi del tutto sconosciuto al di fuori dei confini siciliani. Potrebbe invece diventare una risorsa importante per la rinascita di una cittadina che, quattro o cinque secoli fa, è stata uno dei centri più dinamici della Sicilia.
Caratteristiche nutrizionali
La pesca, in generale, è un frutto ricco di acqua e totalmente privo di grassi. Ha una quota proteica trascurabile e una quantità di carboidrati, sotto forma di zuccheri semplici (fruttosio), che suggerisce di consumarne in quantità che non superino quelle consigliate per tutta la frutta. Dunque le pesche si possono consumare certamente anche in una dieta ipocalorica, ma in quantità variabili tra 150 e 200 grammi a fine pasto o in una merenda di metà mattina o metà pomeriggio. Sono presenti sali minerali, potassio in particolare, e vitamina A. Nella pesca troviamo inoltre una buona quota di fibra alimentare, ma solo se consumata con la buccia.
Per quanto riguarda la confettura, naturalmente, abbiamo quantità minori di acqua con una significativa riduzione dei sali minerali e delle vitamine. Queste ultime scompaiono quasi del tutto. Inoltre si ha un aumento importante di zucchero che viene aggiunto come saccarosio (zucchero comune) nella preparazione del prodotto. Quindi sarà bene consumarla moderatamente a colazione, spalmandone ”un velo” su una fetta di pane o sulle fette biscottate.
In questo modo, la marmellata con i suoi zuccheri semplici (energia di pronto utilizzo), insieme ai carboidrati complessi del pane (carburante a lento rilascio), diventa parte di una prima colazione ideale. Una prima colazione in grado di supportare bene lo svolgimento delle nostre attività giornaliere, sia muscolari che cerebrali.
Maria Sutera
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