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La propriocezione è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio, e lo stato di contrazione dei propri muscoli, indipendentemente dalla vista. Assume un’importanza fondamentale nel complesso meccanismo di controllo del movimento…
Il meccanismo che utilizza il corpo per conoscere qual è la sua posizione, e il suo orientamento nello spazio, si chiama propriocezione. E’ molto importante perché è ciò che ci permette di non dover guardare ogni volta che muoviamo un segmento di un arto o del corpo: semplicemente prestando attenzione possiamo sapere qual è la posizione del nostro corpo.
Come manteniamo l’equilibrio?
L’equilibrio è gestito da tre sistemi:
- Sistema propriocettivo
- Sistema vestibolare
- Vista
Quando uno dei sistemi fallisce, gli altri due devono sopperire alla sua mancanza.
Come viene gestita la propriocezione?
Tutte queste informazioni che gestiscono il sistema propriocettivo vengono ricevute dal cervello attraverso milioni di meccanocettori presenti a livello periferico. Essi sono responsabili della raccolta di informazioni sulla pressione, accelerazione, tensione, e apportano le modifiche necessarie per cercare conforto, evitare lesioni, adattare il movimento a un fine.
Le regolazioni della forza muscolare e dell’adattamento della postura sono di solito effettuate inconsciamente.
Cosa succede se il sistema propriocettivo viene alterato?
Dopo un trauma (distorsioni articolari, ad esempio) si può perdere tale sensibilità: la rete di comunicazione tra sistema nervoso centrale e muscoli va in tilt e le risposte non sono più adeguate.
Se il sistema propriocettivo è alterato vi sarà un rischio maggiore di altre lesioni, poiché il cervello non sarà in grado di inviare le informazioni idonee per eseguire i movimenti corretti e utilizzare le forze necessarie. Per evitare, per esempio, una distorsione alla caviglia quando si cammina su un sentiero non asfaltato o si scende per un pendio ripido.
Può anche accadere che il sistema propriocettivo non invii le informazioni al cervello, o che non sappia come interpretare l’informazione che arriva, e quindi la persona non sappia quale sia la sua posizione.
Dovendo compensare la mancanza del sistema propriocettivo attraverso la visione, i movimenti saranno goffi e imprecisi.
Come funziona la ginnastica propriocettiva?
La ginnastica propriocettiva può ripristinare, o sviluppare, la propriocezione sottoponendo tutto l’organismo, e nello specifico l’articolazione che si vuole rieducare, a continue sollecitazioni controllate.
Si utilizzano a tale scopo le tavolette instabili (tavolette propriocettive). Le articolazioni vengono sottoposte a stress, aumentando gli squilibri, al fine di affinare gesti atletici non corretti e prevenire infortuni.
Questo non genererà più recettori ma renderà il sistema più efficiente.
L’esercizio propriocettivo è una stimolazione neuromotoria nella sua totalità.
La difficoltà e il tipo di esercizi saranno definiti dal tipo di infortunio, dalle capacità del paziente e dall’immaginazione del fisioterapista.
E’ scientificamente provato che l’esercizio instabile è molto vantaggioso per il corpo umano, per tutte le persone e non solo per gli atleti ad alte prestazioni.
Nel prossimo articolo vi spiegherò perché…
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