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Il massaggio e il trattamento Reiki sono entrambi tecniche per migliorare la salute psico-fisica, ma con sostanziali differenze.
Cominciamo dalle classificazioni…
Il National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM) presso il National Institutes of Health elenca il Reiki tra le “terapie del biocampo” destinate a trattare i campi di energia che circondano e penetrano il corpo umano.
Il massaggio invece è elencato in una categoria distintamente separata, cioè tra i metodi “Manipulative e Body-Based” basati sulla manipolazione e/o movimento del corpo.
Esistono poi fraintendimenti e inesattezze nel linguaggio utilizzato.
Spesso i trattamenti Reiki sono chiamati “massaggi Reiki”. In genere a farlo sono prevalentemente le persone che non conoscono la tecnica o chi ne parla in modo divulgativo e generico. In realtà massaggi e trattamenti Reiki, pur essendo entrambi tecniche per il benessere psicofisico, presentano differenze di fondo. Quindi l’espressione “massaggio Reiki” è fondamentalmente scorretta.
La storia
Mentre il massaggio è una delle più antiche forme di trattamento terapeutico (le prime testimonianze provengono dalla Cina di 2000 anni fa), il Reiki è una pratica sviluppata recentemente nei primi anni 20′ (vedi la storia del Reiki).
Benefici in parte simili ma…
L’effetto di un massaggio è conosciuto un pò da tutti. Il massaggio crea un profondo senso di benessere perchè scioglie i muscoli, aumenta l’ossigeno e il flusso di sangue in tutto il corpo, e incoraggia la libera circolazione della propria energia vitale nel corpo.
Il trattamento Reiki ha effetti simili a quelli di un massaggio ma mentre un massaggio è in genere più vigoroso e tende a manipolare i muscoli, nel Reiki si agisce solo con un lieve tocco, non invasivo, e molto spesso basta la sola vicinanza delle mani dell’operatore anche senza il contatto fisico diretto.
Livello di fisicità
Sia dal punto di vista dello strumento che da quello dei risultati, il massaggio opera attraverso il piano fisico utilizzando spesso delle attrezzature mentre il Reiki utilizza la dimensione energetica più “sottile” che costituisce il corpo e lo circonda.
Con le tecniche di secondo livello inoltre l’operatore Reiki esegue anche trattamenti a distanza senza la necessità della vicinanza e del contatto fisico diretto. Un massaggio classico sarebbe impossibile senza un corpo da trattare! Il Reiki quindi è più simile a una tecnica energetico-spirituale che a una modalità di massaggio.
Conoscenze di anatomia
Al fine di fornire un massaggio efficace è bene avere conoscenze di anatomia e fisiologia. L’operatore Reiki invece agisce partendo dall’idea che l’energia universale sa dove andare, senza dover porre un controllo della mente (l’energia Reiki va dove serve e quanto ne serve). Gli operatori Reiki non intervengono con la forza della loro energia, ma rappresentano solo dei canali. Per praticare il Reiki, occorre ricevere la cosiddetta attivazione da un insegnante Reiki che ha lo scopo di stimolare il sistema energetico ed i suoi canali, permettendo all’energia Reiki di fluire attraverso le mani.
Necessità di spogliarsi
Anche per il ricevente ci sono delle differenze. Prima di ricevere un massaggio, in molti casi la persona dovrà svestirsi e alcune volte verranno usate delle lozioni strofinate sul corpo nudo o semi-nudo. Nel trattamento Reiki non occorre invece spogliarsi. È proprio la possibilità o meno di indossare abiti che crea poi ulteriori differenze tra le 2 tecniche. Nei massaggi sono necessari maggiori accorgimenti e regole igienico-sanitarie. Il settore dei massaggi, infatti, è più regolamentato (sia dal punto di vista formativo che burocratico-fiscale).
Grado di autonomia e self-empowement
Un’ulteriore grande differenza è poi la maggiore possibilità o facilità di auto-trattamento nel caso del Reiki. Il valore aggiunto della tecnica giapponese, infatti, è proprio la possibilità di frequentare un breve e facile corso Reiki di primo livello che, da subito, rende la persona autonoma dall’operatore.
Reiki, massaggi e patologie gravi
L’American Cancer Association fa una distinzione tra massaggio e Reiki nel raccomandarle come terapie complementari. Secondo l’ACA, “La manipolazione di un osso in un’area di metastasi del cancro potrebbe causare una frattura. Inoltre, le persone che hanno avuto radiazioni possono trovare sgradevole anche un tocco leggero sull’area di trattamento. … Le persone che ricevono un trattamento con radiazioni non devono usare lozioni od oli sulle aree trattate. Anche senza radioterapia, alcune persone hanno reazioni allergiche agli oli usati durante il massaggio. … Un’altra preoccupazione per le persone con cancro è che la manipolazione dei tessuti nell’area di un tumore potrebbe aumentare il rischio che le cellule tumorali possano spostarsi in altre parti del corpo. Può essere prudente per i malati di cancro evitare il massaggio vicino a tumori e noduli che possono essere cancerosi“. Al contrario, l’ACA considera il Reiki un trattamento” sicuro” per i malati di cancro, osservando che “il Reiki coinvolge un tocco molto leggero o addirittura nessun tocco“. Del resto esistono numerosi studi che testimoniano i benefici del Reiki per i malati e i vantaggi dell’utilizzarlo nella sanità.
Quale scegliere?
Sia che tu scelga il trattamento Reiki o il massaggio per migliorare il proprio benessere:
- ascolta il tuo corpo e scegli una terapia con la quale ti trovi più a tuo agio;
- consultati con il tuo medico;
- informati e poni domande agli operatori per capire meglio cosa è meglio fare nel tuo caso.
Integrare le 2 tecniche
In ogni caso le due pratiche possono essere fuse. Alcuni massaggiatori usano tecniche di Reiki durante le loro sessioni di massaggio, che viene quindi indicato come un “massaggio Reiki”, per promuovere il benessere non solo fisico, ma anche emotivo e mentale.
Daniela Fregosi – Insegnante della Scuola ilReiki
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