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Il Sushi, una pietanza a base di riso, pesce crudo e verdure. Questo mix di ingredienti lo rende un pasto nutrizionalmente completo.
Il Sushi è un insieme di piatti tipici della cucina giapponese. E’ a base di riso al quale vengono aggiunti altri ingredienti come pesce, alghe, vegetali o uova. Il sue ripieno è crudo e può essere servito appoggiato sul riso, arrotolato in una striscia di alga, disposto in rotoli di riso o inserito in una piccola tasca di tofu.
Alghe, Riso e Pesce
Grazie al contenuto di iodio che si trova nelle alghe e nel pesce, questo piatto migliora la funzione tiroidea aiutando a risvegliare il metabolismo. In particolare, l’alga nori, ha un contenuto proteico del 25-40%, è ricca di iodio(100-300 µg per grammo) e povera di grassi e carboidrati. Questa è una fonte preziosa di minerali e vitamina A (sotto forma di BetaCarotene) che riduce il tasso di colesterolo nel sangue e la sua ossidazione, favorendo così la riduzione dei cuscinetti adiposi.
L’alga Nori, ha un’alta digeribilità. Anzi è l’alga a più alta digeribilità conosciuta ed è la più frequentemente utilizzata per la preparazione del sushi, oltre che del Maki e dell’Onigiri. Attenzione a non abusarne però! Tutte le alghe, per il loro contenuto di iodio, hanno effetto sul funzionamento tiroideo, per cui sono sconsigliate a chi soffre di ipertiroidismo.
Il riso è un alimento ricco carboidrati, dunque fonte di energia. Invece il pesce fornisce gli acidi grassi omega 3, molto utili a livello cardiovascolare.
La combinazione migliore
Bisogna però scegliere la combinazione migliore che fa bene alla nostra salute. Prediligi dunque un piatto di sushi fatto con riso, pesce crudo, avocado e alghe. Come condimenti sono consigliati il succo di limone, lo zenzero crudo ed il wasabi naturale.
Un altro condimento frequentemente usato per condire il sushi è la salsa di soia (salsa fermentata ottenuta dalla soia, dal grano tostato, acqua e sale). Esistono molti tipi di salsa di soia e tutte consistono in un liquido di colore brunastro dal gusto terroso e salato. In lingua giapponese il tipico gusto della salsa di soia viene definito “umami” ed è in parte dovuto al contenuto naturale di glutammato monosodico. La salsa di soia che si trova in commercio è spesso di produzione industriale; per essere naturale deve essere ottenuta per lunga fermentazione, senza aggiunta di zucchero e conservanti e non deve essere pastorizzata. Per cui, visto il contenuto di sale meglio evitare di usarla come condimento sul sushi, o comunque non esagerare nei quantitativi.
Dott.ssa Rosanna Provenzano, Dietista e Nutrizionista
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