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Umbria. Terra di fede rievocata da arte e scrittura. Sulle orme di San Francesco e Raffaello

L’Umbria. Cuore dell’Italia. Museo del Rinascimento e della spiritualità. San Francesco, Giotto e Raffaello omaggiano la sua bellezza.

L’Umbria, cuore dell’Italia, è la nuova meta della rubrica “Itinerari d’Autore”.

La Regione è situata nel centro esatto del Bel Paese, e la sua forma rievoca appunto quella del cuore. Il suo territorio è composto da colline, separate da valli distese. Il Tevere è il fiume principale che attraversa l’Umbriumbriaa.

Dal punto di vista archeologico sono presenti tracce che rimandano all’occupazione degli Umbri, popolo di origine greca, e dei Galli. Successivamente, come accade in tutta l’Italia centrale, anche l’Umbria subisce la colonizzazione di Etruschi e Romani. Dopo la caduta dell’impero romano, la Chiesa e Napoleone alternano il loro esercizio del potere fino alla nascita dello Stato italiano.

La cucina umbra presenta una tradizione che appartiene all’antichità. Famose sono le varie focacce e torte salate, mentre mentre le ricette tipiche sono a base di selvaggina. Norcia è la “capitale” regionale della produzione di salumi.

 La Fede di San Francesco

L’Umbria, fra Medioevo e Rinascimento, subisce l’influenza dello Stato della Chiesa, la cui ambiguità politica e spirituale ispira il pensiero e le opere caritatevoli di vari personaggi, proclamati Santi nei secoli a seguire. Il Santo più celebre è senza ombra di dubbio San Francesco. Discendente da una famiglia di mercanti, il suo nome è un omaggio in ricordo della ricchezza ottenuta dal padre in Francia. Le poche notizie storiche narrano che la sua conversione e l’abbandono dell’attività familiare iniziano durante una sanguinosa guerra fra Assisi e Perugia. Fra il 1210 e il 1220 Francesco riceve la benevolenza del Papa per fondare il famumbriaoso ordine dei francescani che si basa su tre principi: fraternità, umiltà e povertà. Altro episodio famoso della sua vita spirituale è la manifestazione delle stigmate, avvenuta poco prima di morire.

Dal punto di vista letterario San Francesco lascia un’opera che segna l’inizio della tradizione letteraria italiana: Il Cantico di frate Sole , o anche Cantico delle Creature.

Composto nel 1226, il poema, scritto in volgare umbro, mostra traccia di elementi del toscano, del francese e latino. Il Testo è una lode a Dio e alla sua creazione del Mondo, contemplato e venerato in ogni suo elemento, un Inno alla Vita e alla Natura.

L’Umbria. Museo di Giotto e Raffaello

In Umbri si sviluppa un filone del cosiddetto Rinascimento italiano. Il Rinascimento umbro parte da Perugia e fra artisti locali e forestieri diffonde in tutta Italia uno stile unico nel suo genere.

Il Perugino e il Pinturicchio sono i maestri che hanno dato inizio a questa corrente artistica, e le loro opere arrivano anche a Roma, dove hanno decorato la Cappella Sistina.

Un giovane Raffaello, nato ad Urbino, si trasferisce a Città di Castello, dove esegue i suoi primi dipinti, mentre la Basilica di Assisi ospita alcune opere di Giotto e Cimabue.

 

Per approfondire:


Autore dell'articolo: Renato Costa

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